La natura unicellulare, che consente ritmi di moltiplicazione molto rapidi, e la tendenza ad aggregarsi in colonie anche di grandissime dimensioni, rendono le microalghe adatte ad applicazioni di tipo ambientale. D’altro canto, il prima caso conosciuto fu il cambiamento radicale dell’atmosfera della Terra, da riducente ad ossidante, ad opera delle alghe azzurre alcuni miliardi di anni fa. Essendo organismi con le loro caratteristiche e comportamenti, trovare il modo per mettere le microalghe a lavorare per l’umanità anche su questo fronte, è una delle grandi sfide della bioeconomia e non solo.
Modera
Marco Bravi, La Sapienza – Università di Roma
ALFAFUELS: Sustainable jet fuels from CO₂ by micro-algal cell factories in a zero-waste approach
Liliana Rodolfi e Giacomo Sampietro, Università degli Studi di Firenze
Coltivazione di microalghe utilizzando residui del comparto agro-alimentare
Leonardo Massari, ricercatore, Istituto Spallanzani
Elena Ficara, Professore associato, Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA)
Microalghe calcificanti: tra sequestro del carbonio e nuovi bioprodotti
Manuela Bordiga, ricercatrice, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale